Per quanto la lavanda non necessiti di molte cure durante la coltivazione, ha invece un preciso rituale da seguire durante la raccolta.

Si raccolgono tutte le sommità dotate di fiori che di norma vengono utilizzate dopo un procedimento di essicazione, da effettuare in un luogo chiuso, fresco, ombreggiato e molto ventilato.

Se l’essicazione viene eseguita a regola d’arte le spighe floreali avranno la capacità di mantenere molto a lungo il proprio profumo.

Possono essere realizzati con sacchetti di carta o tela, oppure si possono realizzare delle composizioni da inserire in piccoli vasi di vetro dove si potrà unire l’elegante profumo della lavanda alla bellezza per il suo colore violetto molto caratteristico.

Un’altra lavorazione a cui può essere sottoposta la lavanda è quella della distillazione a vapore per ottenere l’olio essenziale di lavanda utilizzando i fiori appena colti, se ne ottiene un liquido giallo, dal sapore amaro e dalla profumazione particolarmente intensa.

La raccolta viene effettuata nei mesi  tra  giugno / ottobre  compreso. Se si decide di procedere a  più raccolti, lasciare le spighe piccole in fluorescenza per poi procedere al raccolto successivo a raggiungimento della fioritura stessa. La quantità di produzione del raccolto variano con le caratteristiche del microclima del territorio (annata piovosa/raccolto scarso) e secondo la fertilità del terreno che ne distinguono anche le peculiarità del prodotto. Il raccolto sarà uno tra fine luglio e agosto (periodo di max fioritura).

 


La lavanda è quella pianta che spinge anche i più piccoli a raccoglierla!